Il Pompone in visita al museo "Moto dei Miti"
Il dilemma era: un giorno da 900 km o 2 giorni con tappa da amici ad Orvieto? Cena ad Orvieto la domenica e il lunedì gruppo compatto, con i 16 Pomponi che avevano risposto all’appello. Eravamo emozionati dai racconti, il museo e Genesio erano segnalati come interessanti… All’arrivo, due capannoni divisi con simbolo museo e cancelli chiusi, ci salva un signore che telefona al boss e alle 10:00 siamo dentro. Ci presentiamo come fossimo amici da anni, poi un buon caffè in area pranzo/accoglienza e si apre la prima porta dei tesori del museo. Scopriamo che i musei sono 2, ma con funzioni differenziate. La prima botta arriva dalla stanza dedicata alle SBK che il team Althea aveva collezionato partecipando al mondiale: se l’inizio è questo, poveri noi! Il cammino è lento, dovuto alle storie inerenti ad ogni angolo e modello di moto che si succedono nella visita. Non solo moto, ma foto dei personaggi, documenti storici dedicati ai più grandi piloti di vari mondiali. Per noi, anche ducatisti, un fremito alla parete con Fabio Taglioni e tante sue creature in esposizione. Libertà di foto, a parte in zona restauri e manutenzione. Facciamo presente che tutte le moto sono funzionanti e pronte quando, per qualche motivo, ci sono delle rievocazioni in pista o prove con giornalisti. Raccontare che moto abbiamo visto, sarebbe noioso... erano troppe. Passiamo al museoDUE, un sogno. Spostiamo la tenda e sembra di entrare nella sceneggiatura di un film a Hollywood. Luci soffuse, qualche buona moto inserita nelle pareti, schermo gigante come soppalco in 2 ali rialzate, esposizione di motori e moto di serie, area sosta e angolo con l’esposizione dell’abbigliamento personalizza del Team Althea. Ma il top era un finto circuito, che scendendo fino a piano terra, raccoglieva moto e manichini dei piloti in discesa, con sfondo a piena parete di una folla in qualche circuito, una ideona GENIALE. Ma poi capitava che c’era anche il bar, dove nel fronte del bancone era inserita una Moto Guzzi V7 Sport e qui abbiamo celebrato con un super brindisi questa giornata speciale. Finale con pranzo interno e ulteriori chiacchere a ruota libera. Siamo rimasti meravigliati dalla composizione del museo, da tutte le foto di contorno e dalle aree create per moto e personaggi, stellare la collezione delle moto, bellissimo il sito. Ogni cosa che parla del museo era un insieme fatto con gusto e passione, mai un museo ci era apparso con tale perfezione. Il creatore di questa opera si chiama Genesio Bevilacqua e lui con i suoi collaboratori ci hanno dedicato mezza giornata di buona ospitalità e anche di cultura motociclistica. Grazie Genesio, sublime cicerone nelle spiegazioni e paziente ascoltatore delle nostre richieste, ci siamo sentiti come a casa nostra, come ti conoscessimo da sempre. Non esiste superlativo per definire questo museo, UNIVERSALMENTE IL TOP. Visitatelo e raccontatelo.
Pompone Team